Magic mountain collective

Mirage, la luna a 2.391 metri

Si chiama come l’artista che tra il 1782 e il 1785 costruì il teatro dell’Ermitage a San Pietroburgo: Quarenghi. Il suo antenato, Giacomo, fu un celebre e celebrato architetto bergamasco alla corte di Caterina la Grande. Lui, Tiziano, è un imprenditore parigino di cognome e origini italiane, appassionato d’arte come il suo avo e ormai stabile da anni in Alta Valle di Susa, là dove certe vette toccano la luna.

Dalle sue passioni è nato il desiderio di portare opere d’arte in alta quota: quelle che incontri così, a sorpresa, mentre fai una passeggiata. Inaspettatamente. In pochi mesi l’idea di Tiziano Quarenghi è diventata un progetto, LunArt, di cui si occupa lui stesso per l’associazione Montiluna. Così è nata l’opera prima, “Mirage”: una luna in lamelle di bambù creata dall’artista Emanuele Marullo con la collaborazione di Silvia Cioni. Una nuova meta culturale, una ragione in più per salire fin lassù.
A Col Saurel, 2.391 metri sul livello del mare, nel luogo in cui le montagne sono chiamate Monti della Luna, sopra una vedetta militare dismessa, da pochi giorni sorge la prima tappa di LunArt che – assicura Quarenghi – avrà altre opere e altre installazioni, negli anni a venire. Se passeggiate da quelle parti la troverete lì: una sfera dove un tempo c’era un avamposto dell’esercito. Un simbolo di rinascita, un segno volutamente effimero. Un’opera che si innesta con rispetto nell’ambiente e nel paesaggio; dove già la Natura crea stupore, e adesso l’Arte di più.

Anna Sartorio

IG @celesteleontine